lunedì 31 ottobre 2011

I LOVE MY FAMILY!


Piccole cose che scaldano il cuore:
Sabato Shakti doveva riportare i bambini all'ufficio di Cwin perchè la vacanza è finita.
La mattina presto sento vociare davanti alla mia porta: erano loro! Felici e sorridenti!
Bidhur mi ha detto " mamma voleva vederti e ringraziarti e anche noi ti volevamo salutare."

A momenti piango!

Erano entusiasti dei giorni passati insieme e questo vuol dire che stiamo ricostruendo un legame familiare; il fatto che siano voluti passare a casa mia prima di tornare da Cwin, significa che si fidano di me, che sto diventando un punto di riferimento per loro. Semplicemente OTTIMO!




venerdì 28 ottobre 2011

THIAR- RIUNENDO UNA FAMIGLIA

Ciao amici,
missione "riunione di famiglia" compiuta!!!
Ovviamente ( per me) è stato più macchinoso e stressante del previsto ma alla fine ce l'abbiamo fatta!!!
In teoria avrei dovuto chiamare Shakti, la mamma, e dirle di venire il tal giorno a Ktm a prendere i bambini alla sede dell'ONG CWIN. Ci saremmo incontrati tutti insieme, avrei regalato loro 5 kg di riso per festeggiare Thiar e poi sarebbero tornati al villaggio per 4 giorni di vacanza insieme. Semplice, liscio come l'olio....ovviamente NO!
Il suo telefono è rotto quindi sono dovuta tornare per l'ennesima volta a casa sua: solito tran tran di autobus, traffico, nepalesi che sputano e vomitano dal finestrino, e infine immancabile litigata con il taxista di turno per strappare un prezzo umano dal capolinea dell'autobus a casa di Shakti.
Come ormai di consuetudine, appena arrivata a destinazione ho tracannato l'obbligatorio bicchierone di raxi...comincia a piacermi! Tra gesti e le tre parole di nepalese che so, ho chiesto a Shakti di venire con me a Ktm. Un sorriso radiante sul suo viso mi ha fatto capire che sì, era davvero felice!
Siamo passate da Cwin, i due fratelli ci aspettavano e, finalmente insieme siamo tornati a casa mia perchè ormai si era fatto pomeriggio inoltrato e non c'erano più autobus per la campagna.
Shakti ha preparato un ottimo dalbath mentre Bidur e Hari si sbellicavano dalle risate guardando Megamind e io mi spupazzavo il fratellino più piccolo.

A fine giornata, vederli tutti e quattro dormire abbracciati nel lettone mi ha riempito il cuore di una gioia e di un senso di soddisfazione che non so spiegare a parole!!!
La mattina seguente Shakti mi ha aiutata a lavare le lenzuola (Hari fà ancora la pipì a letto) e, dopo colazione, l' allegra famigliola è partita per la prima vacanza insieme dopo cinque anni. Missione compiuta!



domenica 16 ottobre 2011

AGGIORNAMENTO

Ciao amici,
in altro a sinistra trovate la nuova pagina Bidur e Hari Dashain e Thiar 2011.
Purtroppo non sono riuscita a caricare le foto perchè la tecnologia mi è avversa: si è rotto il lettore di schede e non funziona il cavetto USB. Yuppy.
Intanto il racconto, per le foto risolverò.

Un abbraccio
Vittoria

sabato 8 ottobre 2011

BIDUR E HARI, DASHAIN 2001


Ragazzi miei,
Che gioia Che SI prova un Ritrovarsi di Colpo a causa scimmiette saltellanti in giro per casa!
Le Loro risate contagiose EI Loro sguardi felici mi scaldano il cuore Profondamente, Una forma di amore Diverso, Che non avevo mai sperimentato prima e Che non così spiegare il condono ... sono venduti senza Cervello Nello stomaco Che dadi Chiaramente: "Questi bambini Sono ONU Impegno per la vita ". E 'Strano Perchè di Solito i Legami Important mi spaventano, tendo a scappare piuttosto Che Coltivare, ma stavolta con Loro E Diverso.
Abbiamo Passato 9 Giorni Insieme e ce la siamo La spassata!All'inizio erano comprensibilmente Un po 'ingessati, timidi e silenziosi. Siamo Arrivati ​​a casa il tardo Pomeriggio, Fatto merenda e Disegnato ma non parlavano, occhi bassi e mezze risposte delle Nazioni Unite inglese arrugginito. Così DOPO cena ho Pensato Che KungFu Panda2 potesse Essere il compagno Migliore per terminare Una lunga giornata. Non mi sbagliavo. Le Loro risate Hanno cominciato a riempire la casa. La mattina following DOPO Una vera colazione con latte, burro e marmellata riquadro invece dell'unica Che Cosa mangiano semper, dalbhat, e Una Doccia Calda, Siamo Andati una tariffa Una passeggiata al Monkey Temple e comprato qualche vestito Nuovo per Loro. Le scarpe di Hari avevano Più buchi Che suola EI pantaloni della tuta erano strappati.

Parentesi: Dato Che Tutti Insieme Noi paghiamo di HT also per il vestiario, a volte mi domando Quale SIA Il Reale di LIVELLO ATTENZIONE di CWIN.  Nonostante la SIA Più accreditata  Tra Le ONG nepalesi , il modus operandi rimane Appunto nepalese, cioe un cazzo, Scusate il francesismo. A breve andro una Pagare altera parte della retta annuale e, attingendo a Tutte le doti diplomatiche (Che non ho), Faro Loro ONU educato un cazziatone riguardo.

Per Tradizione Durante il Dashain il cielo del Nepal SI riempie di aquiloni, sui tetti di Tutta Kathmandu SI vedono Grandi e bambini Giocare con il vento Che spazza via definitivamente le nubi del monsone, regalandoci Finalmente la vista sul maestoso Himalaya. Sarà, Che Sono imbranata, o Che da piccola non ho giocato con Gli aquiloni, ma per me non c'e Stato verso di farne volare uno. Quelli dei bambini Mentre volavano alti nel cielo,  da solo  il mio  SI schiantava a terra e, DOPO Averne tre rotti, ho lasciato perdere, lasciando il campo Agli Esperti per godermi la scena. Abbiamo Fatto giardinaggio, pitturato i mobiletti della cucina e Fatto ONU NUMERO incalcolabile di Disegni. Bidur, il Più grande, has been immediatamente stregato Dal magico giochetto bianco Che ci ha regalato Steve Jobs e Finder E dopo mezz'ora DAVANTI ALLO SCHERMO Gia smanettava Itunes TRA, Iphoto. Ha voluto imparare ad usare Word e SI E divertito ONU sacco di sperimentare vari font, colori e Tipi di Scrittura mentre Hari era impegnato in giardino un travasare fiori e terra.

Ovviamente ero Felicissima di averli con me ma QUESTO non era il mio Obiettivo. L'Obiettivo E ricucire il Rapporto familiare Così ho richiamato la mamma. Purtroppo era Ancora Nel Suo villaggio Lontano Perchè era Stata maschio ed aspettava i risultati dell'Ospedale. Avremmo quindi avuto il tempo per incontrarci solista Una Volta, prima del Ritorno a scuola. Ho chiesto ai bimbi se volessero comunque Andare Un giorno al villaggio per incontrare Loro zio, cugini e ricevere la tika. La tika e Una pappetta di chicchi di riso e polvere rossa Che il capo Famiglia Mette Sulla Fronte di Tutti Nel Giorno principale del Dashain. Rappresenta Una sorta di Benedizione ed E tradizionalmente ONU Gesto Importante, in regalo SI riceve frutta, dolcetti Dolcissimi (schifosi) e qualche rupia. Insomma per i bambini E sono il se arrivasse Babbo Natale. Bidur ed Hari have said di sì E cosi, con l'ormai abituale Viaggio sul tetto degli autobus Siamo Partiti la mattina presto. Lo zio, ed ALTRI Meglio non identificati Membri online della Famiglia, erano felici di VEDERE i bambini Che Sono Andati Subito un Giocare con il cugino, arrampicandosi sugli alberi per collect le mele.
Venite bambini di campagna, vieni dovrebbe Essere. Ben fatto!
Nel frattempo io ero impegnata a tracannare, di nuovo, il temibile raxi con l'allegra famigliola e when Finalmente il dalbhat era pronto, ero GIA ubriaca. Il malloppo di riso per fortuna ha aiutato ad asciugare Un po 'l'acidità di stomaco Perchè non Sono riuscita a sottrarmi neanche al terzo ed ultimo bicchiere Potente Che la zia mi ha versato con allegra  Ferma decisione. Lo zio ha Fatto ONU breve corso di inglese chiedendo un Bidur venire dadi SI QUESTO E quello, Hanno chiacchierato e scherzato Tra Di Loro. ANCHE se purtroppo non C'era Shakty, E Stata una bella giornata, Tutti erano contenti e io soddisfatta di Aver avvicinato di novo i fratelli Loro una casa.

I giorni Sono volati tradi giochi e cartoni animati. L'altro Ieri Shakty E Tornata. Dato Che non C'era Più tempo per riportare i bambini al villaggio, E Venuta lei a casa mia e staticamente Siamo Insieme Tutto Il Giorno. All 'inizio li ho Lasciati soli sul tetto di un Giocare con l'aquilone ea ristabilire ONU Contatto Tra Di Loro. Motor Siamo usciti una Comprare ONU vestito invernale per il figlio piccolo Più Che vive con lei. DOPO Pranzo i bimbi Hanno voluto farle VEDERE Madagascar, le risate della mamma superavano Quelle dei Figli, negligenza Occhi AVEVA lo Stesso stupore di Una bambina ed has been commovente vederli accoccolati Tutti e tre Vicini sul divano.
Dashain E Seguito da Tihar. Altro festone indu, L'altra Settimana a casa da scuola. Shakty mi ha Detto Che Sara un casa e il Che vorrebbe Avere i bambini. Fantastico!! Mi dispiaceva AVer Molto Occasione appena perso un 'sguardo per Farli Insieme ed eccone un'altra Subito, viva le feste Religiose! La mamma, felice   ha Preso l'ultimo bus del tardo Pomeriggio, i bimbi ed io abbiamo prepared il Loro zaino e le Loro glucosio per il Rientro all'ostello. Erano felici delle vacanze trascorse, felici di AVer Visto la mamma e felici di poterla rivedere un breve. L'indomani li ho as reported all'ufficio di Cwin, abbiamo accordato il rilascio del permesso per la Prossima vacanza e salutandoli ho sentito Ancora Quel caldo morbido Nello stomaco, "a presto ragazzi, io ti amo".

giovedì 6 ottobre 2011

UN REGALO INASPETTATO

A malincuore, da anni, non credo più a Babbo Natale e con lui se n’è andata la magia del Natale. Ora però credo nella dea Durga e nella magia della sua festa, Dashain.

Sarà una coincidenza ma era Dashain 2009 quando, alla ricerca della madre dei due ragazzini, si è accesa in me la lampadina che ha fatto poi partire Human Traction. Vi ho raccontato del progetto “riunione familiare per le vacanze” nella Pagina dedicata a Bidur e Hari, Radici.(In alto a sinistra del blog). Lì, tra pochi giorni, troverete la storia di come sta andando la vacanza. Qui quello che è successo per arrivarci.

Era già da un po’ che volevo contattare la mamma per verificare che fosse ancora d’accordo con l’incontro e, logicamente, organizzare un po’ la cosa. Quello di logica è un concetto inesistente in Nepal o se c’e, io non la vedo!

I fratelli vivono in una scuola con ostello annesso, largamente sponsorizzata dall’Ong Cwin, la quale detiene la custodia legale dei due bambini. Secondo l’accordo preso in precedenza, il direttore della scuola avrebbe portato I bambini alla casa/ufficio di Cwin chiamata “help line”. Da lì avrei accompagnato i bimbi a casa dalla mamma. Insomma non sembrava una cosa troppo difficile…non sembrava, but Nepal is very difficult my friend! Ho contattato il responsabile di Cwin per ricordargli dell’ accordo e chiedergli il numero della madre. Mi ha detto: “sarà dopo il 3 ottobre perche hanno gli esami, ti manderò una mail per farti sapere la data e il numero della madre”.

Ero fuori Kathmandu, un giorno per fortuna controllando la posta, scopro che Cwin ha fissato l’incontro per il 2 mattina, senza ovviamente darmi il numero della mamma. Mannaggia alla mannaggia! Lo chiamo e lui, con tutta la calma Nepalese, mi dice: “non preoccuparti per il numero, vai a prendere la mamma la mattina presto, la porti a Kathmandu, prendete i bambini e ve ne andate. Cosa? Come? Logica? No. Perché non mi ha detto subito che dovevo presentarmi con Shakty, la madre? Vive su una curva di una stradina di campagna ad indefinite ore da Kathmandu, secondo il mezzo di trasporto, insomma non è dietro l’angolo. Ma sopratutto, questo non si rende conto che piombare a casa di una donna che non passa del tempo con i suoi figli da 5 anni e dirle: “pronti-via, andiamo a prendere i tuoi bambini” non è esattamente un’idea brillante. Cazzo un attimo di preavviso, un po’ di tatto, un po’ di logica. No. Cosi, ho speso 30 euro di taxi delle vostre donazioni, per andare a prendere Shakty. Considerata la disorganizzazione e al contempo la delicatezza della cosa, nel viaggio non ho fatto altro che pregare che andasse tutto bene. Quasi svengo al sentirmi tradurre da Charlie le parole del cugino o parente che fosse: Shakty non c’e’, era un po’ malata ed è tornata al villaggio d’origine per il Dashain. Oh my God, erano le nove di mattina, a quel punto accettare di buon grado il bicchierone di raxi (specie di wishkehy Nepalese) e coca offerto dal sorridente parente, mi è sembrata la cosa migliore da fare. Finalmente Charlie è riuscito a chiamare Shakty che, felicissima, ha detto che sarebbe tornata entro qualche giorno permettendomi, nel frattempo, di ospitare i bambini. Vagamente ubriaca sulla via di ritorno per l’appuntamento con Cwin, di nuovo, non ho fatto altro che pregare che andasse tutto bene.

Infatti, all’inizio il tipo era riluttante ad affidarmi i bambini perché “ci sono delle regole, e senza madre presente non posso darteli, stanno qui all’ help line fino a che lei non torna o fino a quando non riapre la scuola. Gli ho fatto notare che se mi avesse dato il numero di Shakty a tempo debito, ora non avremmo avuto questo problema, che comunque ero riuscita a parlarle e che era d’accordo (ovviamente a quel punto ho provato a chiamarla ma il suo telefono non prendeva più). Ricordandogli tutte le cose che ho fatto per I due fratellini e quanto sia affezionata a loro, alla fine anche lui ha capito che sarebbero stati meglio con me che all’help line, abitata al momento solo da altri due bambini abbioccati davanti alla TV.

Così, ringraziando la dea Durga e la sua festa, sono tornata a casa con le mie due scimmiette preferite, incredula e felicissima di poter passare qualche giorno con loro.

Vado a giocare, a presto.

sabato 24 settembre 2011

Allora continuo

Ciao amici,
ho creato il blog per tenervi aggiornati riguardo al lavoro con l'Ong inglese OurSansar e per illustrarvi la crescita di una piccola Onlus, Human Traction.
Roma non è stata costruita in un giorno, la mia vita qui neanche.
Dal fronte britannico purtroppo non ci sono ancora novità riguardo l'inizio del progetto; doveva essere agosto, poi settembre, poi...poi. Allora ho pensato: piuttosto che scrivere della mia vita, è meglio aspettare di avere contenuti più seri e relativi ai progetti. Come mio solito, ho pensato male. Mia madre, eco riflesso delle vostre voci, mi ha fatto sapere che volete di più. Più post e racconti della mia quotidianità e delle mie impressioni nepalesi, più colori e spaccati di vita dal suggestivo Nepal.
La cosa mi lusinga tantissimo e prometto di scrivere di più per portarvi un pò con me in questa terra di spezie e monnezza, gloria e devastazione e regalarvi un momento di evasione dall' Italica vita.
Dashain festival, il fratello induista nepalese del Natale è alle porte, tra poco rivedrò i "miei" due fratellini per portarli dalla mamma per le vacanze. Saranno i primi giorni che passeranno insieme dal 2006 ed io, solo al pensiero, già mi commuovo.
A presto
Un abbraccio.
PS di servizo risposta: sì, potete commentare i post e quotarli anche se non siete iscritti a Blogger, sì se vi piace il blog in alto a destra c'è lo spazio per sottoscrivere l'iscrizione automatica per ricevere una mail ogni volta che pubblico un post...non vi preoccupate che non vi asfissio di cazzate :)

venerdì 26 agosto 2011

HABEMUS VISA

Questo post è davvero di fine Agosto, quel giorno è andata via la luce mentre scrivevo e il post è caduto nel dimenticatoio. Ecco come è finita l'epopea del visa.

Ciao amici, spero stiate tutti bene.
A Kathmandu il monsone "comincia a finire" e oggi il cielo è finalmete azzurro ma potrebbe cominciare a piovere prima che finisca questo post.
Ieri è stata una giornata epocale: HO FINALMETE OTTENUTO IL VISA PER UN ANNO!!!!
Stavo cominciando a preoccuparmi perchè nelle ultime settimane tutto stava rallentando, appuntamenti con ufficiali e segretari rimandati, "forse ti chiederanno 2000 rupie in più"etc etc.
Ieri lo sblocco. Con la pazienza di Giobbe necessaria, ho aspettato ed aspettato che qualcuno al ministero dell'istruzione finisse la sacra pausa del the prima di firmarmi l'ultimo benedetto documento. Ho attraversato la città fino alla nuova sede dell'immigration department che, tanto per facilitare la vita, è stata sapientemente imboscata in c. ai lupi in un posto scomodissimo! Ho varcato la soglia di quell'edificio come se dovessi dare un esame importante all'università. Invece del libretto universitario stringevo il portafoglio con gli ultimi 540 dollari da pagare.
Infatti, con la faccia di tolla che contraddistingue i dipendenti statali, mi è stato detto" non si preoccupi signorina, il suo visto è pronto, manca solo la mia firma che vale 5000 rupie, 50 euro di "bribe", odiosa e famosa parola inglese che significa bustarella . L'avrei uccisa.

Personalmente in Italia non ho mai guadagnato più di 5 euro all'ora, spesso in nero, e odio il pensiero corrente della gente di qui che se sei bianco, sei stupido, pieno di soldi e felice di darli a loro. Ho imparato a mie spese che arrabbiarsi o cercare di ragionare con tali individui è una perdita di tempo e salute quindi l'ho guardata negli occhi, seria e inamovibile, le ho allungato 2500 rupie dicendole di firmami il foglio.
Altra mezz'ora in attesa dell'ultima firma e verbalizzazione, che ovviamente il tipo addetto era in pausa the, e finalmente il visto per un anno era bello stampato sul mio passaporto.
Scendendo le scale con un vago senso di vertigine e la faccia da ebete felice, ho incrociato due ufficiali che, contando una pacchettata di soldi, si salutavano con aria soddisfatta.
L'irritante carrozzone fagocita-soldi del sistema visa va avanti, tutto sommato grazie all'amico Mukesh, me la sono cavata bene. Dribblando le maglie della mafio-burocrazia nepalese ho finalmente la possibilità di restare e, speriamo, creare qualcosa di buono.
Quel quadratino sul passaporto meritava un brindisi in Thamel con Federica, la prima amica italiana venuta a trovarmi in questo altro giro di giostra in Nepal. (Scuse a Tiziano Terzani)

giovedì 28 luglio 2011

GRAZIE






Ciao amici,
questo breve post è per dirvi GRAZIE!! Le vostre mail di risposta al blog sono commoventi, siete un grande sostegno morale ed è bello sapere che siete in tanti a sostenere Human Traction. Come ho raccontato in un post precedente, il processo per ottenere il visto di un anno spesso rappresenta un incubo per noi bideshi (stranieri in nepalese): letteralmente centinaia di fotocopie di passaporto, cv con tanto di pergamene di liceo e università, lettere di approvazione di indefiniti e indefinibili ministeri etc etc. Il mitico Mukesh dell' Ong partner Our Sansar oursansar.org mi sta aiutando tantissimo, smazzandosi per me parte di questo simpatico tour; finora non ci sono ostacoli. Per ostacoli si intende che il prezzo lievita di ufficio in ufficio, di timbro in timbro...Mukesh è "del mestiere", confido in lui e se tutto va bene me la caverò con "solo" 630 euro. Settimana prossima dovremmo riuscire a concludere. Oursansar in Inghilterra sta raccogliendo i fondi per il progetto di casa famiglia del quale, inshallah, sarò la coordinatrice.
Un abbraccio e un augurio di buone vacanze ai fortunati che andranno in ferie e un "tenete botta" a tutti gli altri:)

venerdì 22 luglio 2011

AGGIORNAMENTO


Ciao amic@,
nella sezione Pagine ho aggiunto RADICI, è la storia della nascita del mio legame con due bambini nepalesi e la loro mamma. Sostanzialmente è il motivo della fondazione di Human Traction Onlus.
Grazie al tuo contributo potremo assicurare loro un futuro migliore, accesso all'istruzione in un'ambiente protetto e garantire incontri periodici con la madre.
Per tutte le info visita il sito www.humantraction.jimdo.com o contattaci humantraction@gmail.com
GRAZIE

lunedì 11 luglio 2011

Vivere con le scimmie

Vivere a Swayambunath ha decisamente i suoi vantaggi:, dominata dalla collina del monkey temple è un’oasi verde di relativa tranquillità; la zona è abitata principalmente da buddisti ed esuli tibetani. La sera e la mattina si sentono i canti dei bimbi monaci del vicino tempio/scuola e durante il giorno è un via vai di fedeli e monaci nelle tipiche tuniche bordeaux. Bandierine colorate e profumo d’incenso ovunque, pittoresco, come le scimmie che saltano sui tetti…

E’ strano convivere con questi animali, ci metti un po’ ad abituarti all’idea di vederle in giardino o attaccate ai fili della corrente davanti a casa e devi sempre ricordare di chiudere la porta altrimenti te le ritrovi in cucina in un secondo. Con le loro manine rompono e rubano i sacchetti della spesa delle signore per strada e non ti azzardare a guardarle negli occhi perché lo interpretano come un segnale di sfida e ti potrebbero attaccare, insomma un bel cazzo di lavoro vivere con le scimmie! Soprattutto quando ne trovi una morta nel tank. Piccola spiegazione tecnica: a causa della scellerata crescita della città e del relativo inquinamento, la faglia acquifera di Kathmandu è inquinatissima. L’acqua potabile si compra in galloni da 19 litri mentre l’acqua che sgorga dai rubinetti per lavarsi e pulire si compra a camionate. Viene un omino con un’autoclave e versa 6000 litri nella cisterna di cemento in giardino. L’acqua viene poi pompata nel tank sul tetto e da lì nelle tubature di casa. Il tank è provvisto di tappo ma le scimmie sanno toglierlo e sanno che lì c’è acqua. Una poverina (lei o io?) ci è finita dentro ed è annegata. Ovviamente abbiamo dovuto buttare i 500 litri d’acqua e la scimmia. Ho passato le successive tre ore a svuotare e disinfettare il tank e la mia mente dalla sensazione di puro schifo. Finito lo sporco lavoro mi sono sentita autorizzata a cazzeggiare un po’ su internet ma no, internet d’un tratto non funzionava più. Torna sul tetto e scopri che una stronzissima scimmia ha giocherellato con i fili, distruggendoli e facendoci entrare acqua…ah ecco perché in casa intorno al modem e ai cavi c’era una pozzangherina…Nepal is very difficult my friend!

giovedì 30 giugno 2011

Lo zen e l'arte della comprensione del "Nepali Way"

Nonostante la lontananza geografica e le differenze socio-culturali, il Nepal e l'Italia hanno qualcosa in comune. Una burocrazia lenta e nebulosa, pochissima trasparenza, tantissima corruzione...è bello sentirsi a casa!!!
Il Nepal rilascia un visto turistico per un massimo di 5 mesi all'anno, se vuoi stare di più devi ottenere un worker o study o business visa.
E qui comincia l'avventura:
Se lavori nella cooperazione internazionale la tua ong deve semplicemente investire 100.000$ e ti danno il business visa, il che non è realmente un'opzione almeno che non lavori per Unicef o Save the children.
Puoi richiedere un worker visa e, grazie gente che conosce gente, dopo un mese circa e 1000 euro risulti lavorare in una impresa edile o in un centro riparazione computer! Mhhh, grazie al fatto che il Paese è un casino, non esiste un controllo post-rilascio, ma potrebbe avvenire in futuro.
Allora ho pensato allo study visa.
Ha a che fare con l'educazione e la cultura in generale, serve per studiare o insegnare.
Devi dimostrare di frequentare un corso di nepalese di insegnare presso qualche scuola e devi ASSOLUTAMENTE ottenere la "no objection letter" dal tuo consolato, ovviamente dietro pagamento.
Ho vagato in Durbar Marg per mezz'ora sotto la pioggia alla ricerca del benedetto consolato, ubicato in un orribile palazzone grigio e marrone. La scazzatissima consolessa nepalese mi ha liquidato in un secondo dicendomi che dal 2008 non rilasciano più "no objection letter". Ho provato a fare una timida domanda e lei, puntando lo sguardo alla porta mi ha congedato con un sorriso di pietra.
Guardo le bandierine colorate svolazzare al vento e organizzo gli incontri per la prossima settimana.
Om Shanti Om!

domenica 26 giugno 2011

Il sud




Il Nepal suggerisce montagne, il tetto del mondo, cime innevate, sherpa e yak.
E invece no, o meglio non solo.
Il Terai, la fascia sud del Paese che confina con l'India è pura jungla con temperature che raggiungono i 40° e,  un tasso di umidità del 100% durante la stagione delle piogge.

                                                                               
                                                   


Sono stata ad Hetauda per conto della O.N.Ginglese Oursansar, www.oursansar.org
Ho conosciuto un volontario inglese e visitato la scuola che beneficia del progetto.








domenica 19 giugno 2011

La seconda volta non si scorda mai.

Ciao amici,
sono finalmente arrivata a Kathmandu.
L'emozione della prima volta è niente comparata alla seconda.
Varcata la soglia dell' aereoporto, il ring road mi ha dato il benvenuto con il suo caldo abbraccio di tubi di scappamento, il fiume Bagmati mi ha salutato con il suo inconfondibile odore malato e il continuo sottofondo di clacson e traffico ha iniziato a martellarmi le orecchie.
Anche l'altra faccia di Kathmandu mi accolto con le sue bandierine al vento, il profumo di spezie ed incenso, le rinfrescanti piogge monsoniche e i magnetici occhi del Buddha che dominano la collina di Swayambhunath.
In un Paese dove per dire si, fanno no con la testa è subito chiaro che l'interpretazione della vita è completamente diversa ma io qua mi sento a casa, un sentimento di familiarità diverso da quello che provo davanti ai frittini della Maria sul Trasimeno o alla vista dell'originaria pianura padana. Ma è davvero un sentimento di familiarità ed è per questo che sono così felice di essere tornata.
Un abbraccio a tutti voi,
Vittoria

venerdì 10 giugno 2011

LET'S START

Cari amici,
questo è il blog con il quale vi terrò aggiornati sulla nuova avventura nepalese targata HUMAN TRACTION.