sabato 30 dicembre 2017

HumanTraction 2.0 Un nuovo inizio.


Namastè Amici!
innanzitutto vogliamo scusarci con voi tutti per questo lungo periodo di silenzio e di poca comunicazione. Il post terremoto in Nepal ha portato con sé profondi cambiamenti e grandi speculazioni. HumanTraction ha vissuto momenti difficili e si è dovuta guardare intorno e ristrutturare il suo operato per continuare a garantire stabilità, casa e studi ai nostri ragazzi.

La scuola con cui cooperavamo ha cambiato direttore, e la nuova presidenza ha deciso di interrompere il progetto di accoglienza e supporto a ragazzi disagiati e continuare esclusivamente la scuola ordinaria, per ragazzi con famiglia che pagano le rette. Vista la velocissima espansione di Kathmandu e la speculazione edilizia in atto, il valore dei terreni è triplicato e quello che era un villaggio in periferia, si sta trasformando in zona suburbana: il proprietario dei terreni dove sorgono scuola e casa-famiglia è molto più interessato alla emergente speculazione, che non ad aiutare bambini, fare campi da calcio e orti sinergici.
 Ci siamo quindi trovati in una situazione scomoda, perché HumanTraction era lì proprio per quello, ha costruito la casa famiglia per i ragazzi e convogliava tutte le energie e le idee per quel progetto. Non avendo più un partner strategico con l'interesse comune dell'aiuto ai bambini più deboli, abbiamo capito che, per proseguire il nostro sogno, avremmo dovuto ripianificare e ricreare basi solide più consone al nostro scopo

In questo periodo di transizione abbiamo iscritto alcuni dei ragazzi usciti dall'ultimo anno di scuola dell'obbligo al college integrativo chiamato “+2”. 
Questa scelta, inevitabile visto che ragazzi dipendono da noi e abbiamo promesso loro che HumanTraction li supporterà fino a che saranno adulti autosufficienti, comporta  un significativo impegno in senso economico. I college si trovano tutti a Kathmandu, e ovviamente a parte le rette scolastiche, assicuriamo a tutti il vitto e alloggio. Alcuni ragazzi sono sistemati in College che hanno anche l’ostello e la mensa, altri invece hanno a disposizione stanze e piccoli appartamenti in affitto vicino agli istituti scolastici, e con molta diligenza, si autogestiscono un budget settimanale per la spesa, i vestiti, i mezzi di trasporto e tutte le necessità quotidiane. Al momento quattro ragazzi sono sistemati in questo modo e stanno studiando, mentre altri quattro stanno ancora finendo la scuola dell’obbligo presso i nostri ex partner ma anno dopo anno anche loro termineranno e saranno avviati ai corsi di specializzazione.

Quindi cari amici, pur nel silenzio mediatico di questo periodo, HumanTraction ha continuato a portare serenità e sicurezza nella mente e nei cuori di questi piccoli e grandi ragazzi. Tutto questo non sarebbe stato possibile se i nostri più stretti followers non avessero continuato a supportarci con le donazioni, attualmente la nostra unica fonte di sostentamento che ci permette di andare avanti ogni giorno e superare le mille difficolta che caratterizzano questo grande sogno.

In questo periodo di apparente quiete e riprogrammazione non siamo stati con le mani in mano: abbiamo fatto nuove conoscenze, siamo cresciuti e insieme ai nostri ragazzi abbiamo sognato, studiato e pianificato un nuovo inizio e una serie di missioni e progetti ambiziosi in diversi ambiti. Questi responsabilizzeranno e daranno occupazione ai  ragazzi più grandi, che sono i primi sostenitori HumanTraction e vogliono essere accanto a noi per “dare un contributo concreto a persone e ragazzi in difficoltà, come è stato fatto con loro”. Ma soprattutto hanno un sogno: rendere il proprio paese un posto migliore operando sulle tematiche più importanti come il rispetto dell’ambiente, la salute, l alimentazione, l’ accesso agli studi e la parità di genere.

Detto questo, vogliamo ringraziarvi per l’attenzione e il supporto che ci avete dato fino ad oggi, indispensabili per andare avanti. Restate in contatto e venite a trovarci sulla nostra pagina per tutti gli aggiornamenti. Siamo carichi, abbiamo tante cose da raccontarvi e tanti progetti per questo 2018 che siamo sicuri vi appassioneranno e vi renderanno fieri di supportare una piccola onlus che ha fatto del sogno e della determinazione la sua missione!

Dopo questo post, arriveranno una serie di aggiornamenti sulla situazione attuale, sugli obiettivi dei prossimi mesi, e su quelli a lungo termine. I nuovi partners, il nuovo headquarters, e tutte le news giornaliere che i ragazzi stessi avranno il piacere di condividere con voi attraverso la pagina Facebook e il nuovissimo sito Web che vedrà la luce per la fine di gennaio. 
Abbiamo bisogno di Voi e faremo di tutto per rendervi partecipi di ogni evento, traguardo o sconfitta che affronteremo. Ammettiamo di aver sbagliato a non rendervi più partecipi dei progressi, ma eravamo un po' spaesati e impegnati a ritrovare il nostro cammino. Ora la strada è davanti a noi, e solo grazie alla vostra sensibilità e cuore possiamo imboccarla nel modo giusto ed allargare i nostri orizzonti, ogni giorno un po' più in là.


HumanTraction augura tanti auguri di anno nuovo a tutti, belli e brutti, e che questo 2018 porti a ognuno di voi felicità, soddisfazione e la serenità che merita. 

sabato 25 febbraio 2017

E´ più facile forgiare bambini forti che riparare adulti danneggiati

Quest' anno Human Traction Onlus compie 6 anni, 5 dei quali passati a Lillliput.
2012                                                       2017
 I figli "so piezz e core". Io non ho figli naturali ma so di amare loro più di ogni altra cosa al mondo. Non so se questo assomigli all´amore materno. E´ comunque amore, e ha riempito le nostre vite permettendoci di realizzare piccoli grandi sogni, sempre aiutati da una schiera di amici e supporters che col tempo è cresciuta. Sarebbe impossibile ringraziarvi tutti, siete troppi ma sapete chi siete e potete essere orgogliosi perché i quasi barbuti crescono davvero bene. 


Tre dei più grandi ad Aprile finiscono la scuola e stiamo vagliando cosa fare dopo in base ai loro desideri e capacità. B. vuole fare il biennio ad orientamento matematico-scientifico perché vorrebbe poi studiare ingegneria. S. vuole fare un corso di intaglio del legno ed uno di permacultura internazionalmente riconosciuto, per poi applicare sul campo le nuove tecniche imparate e portare avanti il progetto orto. R. non ha ancora capito bene cosa vuole fare ma ci sta pensando. Tranne Jorge, l´amico spagnolo che ci aiuta con l´orto, in questo periodo io e il piccolo staff HT siamo in Europa per raccogliere nuovi fondi ed energie da portare in Nepal ma nel frattempo a Lilliput continuano i miglioramenti.
Lo staff della scuola ed i ragazzi hanno ottimizzato lo spazio dell´ostello dedicandone una parte alle attività diurne delle classi dell´asilo. Anche la tettoia esterna è terminata ed é la hall dove si riuniscono le classi al mattino e dove si fanno diverse attivitá.




L´ orto che cresce è il riflesso del lavoro che, grazie a voi, abbiamo potuto fare con loro. I bambini sono dei semi fertili, se innaffiati e curati bene, col tempo, danno frutti sorprendenti. Continuando a crescere potenziando abilità e doti personali, presto sapranno camminare sulle loro gambe e diventare Uomini.

lunedì 10 ottobre 2016

Saggezza popolare

E’ passato un mese e mezzo dall’ultimo post e abbiamo tanti aggiornamenti positivi dal nostro piccolo mondo nepalese.
Vi avevamo lasciato con il problema dermatologico di M. Eravamo tutti preoccupati perché la piaga peggiorava e sapevamo che i risultati della biopsia si sarebbero fatti attendere a lungo ed il medico non aveva azzardato nessuna diagnosi e nessuna cura.
prima e dopo
Nel frattempo la mia padrona di casa, una signora sulla cinquantina chiamata come tutte le donne Ama, madre, incontra M. e, senza il minimo dubbio asserisce che il ragazzo deve smettere di mangiare “il dal”, ovvero lenticchie.  Rimaniamo tutti basiti. Non tanto per la veloce e perentoria diagnosi, ma per l’alimento oggetto di divieto. In Nepal l’unica cosa che mangiano è “il dalbhat”, brodo di lenticchie, riso e verdura. Chi ci è stato lo sa, sennò è difficile a credersi, ma davvero, mangiano solo dalbhat. Non per mancanza di altre risorse alimentari ma per costume e abitudine. Un po’ come noi italiani e la pasta, ma di più, anche a colazione, e a cena, sempre, tutta la vita. Ma Ama era certa di quel che diceva e cosi, nell’attesa delle risposte della scienza abbiamo seguito i consigli dell’oracolo di saggezza popolare che ha anche spedito il ragazzo a fare una puja all’alba al vicino tempio.  (preghiera con offerta di fiori, riso, frutta etc.) I risultati sono stati sorprendenti. Dopo pochi giorni dal cambio di dieta le ferite hanno smesso di spaccarsi e la pelle ha cominciato a rimarginarsi. La biopsia e la diagnosi del medico sono arrivate dopo più di venti giorni. Si tratterebbe di un eczema che tende a manifestarsi col caldo e l’esposizione solare e ci ha prescritto una crema. Quando gli ho chiesto se ci poteva essere attinenza con le lenticchie, ha detto che non lo sapeva. Lo sapeva Ama... La prossima estate ai primi caldi, compreremo la crema, bandiremo le lenticchie e faremo anche “la puja” preventiva.

Insieme a Settembre si è concluso il mio tempo nepalese per quest’ anno. Finiti visti e risorse economiche personali sono da poco rientrata in Italia, lasciando il timone ad un amico spagnolo. Jorge è esperto di permacultura e starà con noi qualche mese per seguire il progetto orto. Il venerdì pomeriggio dalle 2 alle 4 tiene un corso pratico e teorico in inglese. A differenza dei primi tentativi che sono sempre tristemente falliti, questa volta sembra che siamo fortunati perché oltre a Jorge abbiamo trovato un insegnante nepalese! Si chiama Dinesh, è un signore del nostro villaggio, esperto di agronomo e permacultore. Ha lavorato per molti anni in distretti remoti del Nepal e da poco è tornato in valle. Ha accettato con entusiasmo di tenere un corso il sabato mattina per i ragazzi della scuola. Così tra teoria e pratica, tra spanglish e nepalese, continuiamo a seminare l’idea che un’agricoltura senza pesticidi è possibile e, con le dovute cure e conoscenze, questa volta arriveranno anche i frutti!!

Nonna Papera e la nuova struttura per la scuola
Ultimo ma non ultimo, siamo felici di condividere le foto dei lavori in corso per il nuovo spazio che regaleremo alla scuola di Lilliput. All’inizio sarà una grande tettoia ed un pavimento, finalmente in piano, con autobloccanti. La scuola deciderà in seguito come effettuare eventuali partizioni.
Questo è il mese di Dashain e Thiar: come per noi a Natale, è tempo di stare in famiglia, le scuole chiudono, nel cielo volano aquiloni e si respira aria di dolce far niente.

Ci risentiremo a Novembre a fine vacanze con aggiornamenti sui progetti in corso. 
Come sempre, un ringraziamento speciale ai tanti di voi che, grazie a Facebook e Whatsapp, sono in contatto con i ragazzi. Per loro è bello ed importante sapere che ci siete.