martedì 27 marzo 2012

Full Metal Carriola


Namastè amici,
ecco un post di Andrea al termine di una giornata di ghiaia e carriola.
Buona lettura, vi ricordiamo che i nomi dei bambini e alcuni dei nostri sono stati cambiati per la tutela della privacy.

Carriola in nepalese si dice trenta chili di ferro, composti in maniera hardcore con saldature a vista e una ruota recuperata chissà dove! Portarci la ghiaia è faticoso tanto quanto è bello vedere i ragazzi che fanno a gara a chi può riportarla indietro vuota, dandosi il cambio lungo un percorso ad ostacoli, tra gradini, buche e pozze di liquami. Sunita, oggi ha trovato lo spazio per divertirsi nel momento in cui i ragazzini hanno giustamente abdicato alla corsa a ostacoli in favore di una bella partita di calcio! Ha preso il controllo del mezzo con un sorriso enorme e l’ha spinto con diligenza e concentrazione. Si è fatta da parte con timidezza in tutti quei passaggi in cui il mio aiuto era imprescindibile, chiedendomi una mano con due occhioni enormi, dal basso all’alto, ma solo per poi imporsi, con composta serietà, di nuovo al comando della carriola. Bellissimo insegnarle a sterzare a destra e a sinistra e vederla felice di riuscirci da sola! Dopo l’ultimo viaggio mi ha accompagnato a recuperare la pala lasciata al cumulo di ghiaia e all’inizio dell’edificio della scuoòa mi ha detto qualcosa che non ho capito, ma il suo ditino parlava chiaro: io passo da dietro, tu da davanti, ci vediamo in fondo! Ho fatto una corsetta e l’ho trovata sul muretto, lo sguardo alla mia direzione, pronta a saltare con uno splendido sorriso non appena avessi girato l’angolo,! Era dispiaciuta che me ne andassi a casa, ma ci siamo detti con serietà che ci saremmo ritrovati domani mattina, pronti a ricominciare il gioco...see you!

domenica 25 marzo 2012

Gettando le fondamenta


Namastè amici,
sono felice perchè tutto procede bene! Sono finalmente arrivati i primi volontari e con loro abbiamo iniziato a scavare le fondamenta della nuova casa per i ragazzi.
Nel frattempo abbiamo avuto la fortuna di incontrare un americano che costruisce case e scuole con la tecnica dei sacchi di terra! http://www.edgeofseven.org/phuleli.html Ci ha dato tanti consigli utili confermando la nostra speranza che "si può fare!" Costruire con questo metodo non richiede abilità o specializzazioni particolari. L'ingrediente fondamentale sarà il buon vecchio olio di gomito per riempire e montare i sacchi come un Lego.
Ci vorrà anche tanta pazienza e un po' di fortuna per affrontare i piccoli, grandi problemi, di trasporto, logistica, contrattazione e comprensione italo-nepalese che sicuramente incontreremo durante il nostro cammino ma siamo pronti!
Di seguito le impressioni di Andrea, il primo volontario che vi scrive sul blog per cercare di raccontarvi e trasmettervi qualcosa di questa stupenda esperienza nepalese.
Buona lettura!



Un lungo lunghissimo viaggio, seguito da un lungo sonno ristoratore ed eccomi a far parte di una comunità indubbiamente colorata e sorridente! Già dal primo giorno si entra attivamente all’interno del progetto: è in corso la costruzione della casa per i bambini della scuola e da subito si lavora fianco a fianco, a scavare le fondamenta e a riempirle di ghiaia per poi andare a salire coi sacchi di sabbia, che arriveranno nei prossimi giorni. Probabilmente è la dimensione di bisogno che subito ti accoglie, o il fatto di essere in mezzo alla natura, che mi ha sempre comunicato una sensazione di pace anche nel lavoro, ma la fatica non pesa e la presenza dei ragazzi intorno a noi, che fanno a gara a chi può aiutarci di più, è una fonte di energia continua! E’ Bello vedere come ognuno è ansioso di rendersi utile e fare la sua parte, ma soprattutto come la dimensione del lavoro venga assolutamente percepita come un gioco! Una domanda che ci è sorta ricorrente è chi stesse in realtà aiutando chi, e una lezione preziosissima è sicuramente riuscire a vivere ludicamente tutti quei momenti che nella nostra cultura sono percepiti come lavoro, e quindi fatica nel senso più brutto e abbruttente del termine. In realtà traspare chiaro, dalla gioia e dall’entusiasmo di tutti questi festanti ragazzini, che ogni attività umana costruttiva porta con sè una carica di energia creativa, che può essere vissuta come un percorso per costruire se stessi, per rapportarsi agli altri e scoprire i propri limiti e le proprie attitudini e prerogative: svelare se stessi a poco a poco. Il gioco è perfetto terreno fertile per questo genere di crescita, costellato di sorrisi e risate, lascia stanchi senza saperne precisamente il perché, dal momento che la soddisfazione e il divertimento rendono la fatica relativa. Un primo impatto assolutamente positivo quindi, che lascia spazio aperto alla voglia di continuare a giocare a costruire qualcosa di davvero importante, non solo sul piano materiale per chi ha di meno ma anche sul piano umano, per dare vita a un nuovo rapporto col nostro modo di percepire la realtà! Andrea


lunedì 12 marzo 2012

Happy Holi!!

Ciao amici
scusate la lunga assenza ma da quando sono tornata le emozioni, le cose da fare sono state tantissime e le connessioni internet lentissime!!
Il primo di Marzo è arrivato Francesco, che già venne in Nepal nel 2009, per rivedere i cuccioli e aiutarmi nei mille lavori che ci aspettano. Tra pochi giorni ci raggiungeranno altri due amici, Andrea e Jesus e saremo un super team di operai, ortolani, giocatori di calcio e chi più ne ha più ne metta!
L' otto marzo è stato il giorno dell' Holi, una delle massime e più antiche festività induiste che celebra la vittoria del bene sul male. E' una giornata di puro delirio, grandi e piccoli si tirano secchiellate, gavettoni, sacchetti d'acqua e colore in faccia! Puro divertimento in cui si torna ad essere bambini. Le vecchie si appostano sui tetti delle case lanciando secchi d'acqua ai passanti, i bambini ti coprono la faccia di polverine colorate e alle sei di sera ti ritrovi ad essere uno stanco arcobaleno zuppo e felice!

Tra un colore e l'altro abbiamo cominciato a costruire le nuove casette per i bambini:


Le linee arancioni indicano l'ubicazione delle mura del nuovo edificio che li ospiterà.
Rinnovo il mio invito: se avete un po' di tempo prendete un aereo e venite ad aiutarci, se non avete tempo mandateci qualche eurino!!!
Un abbraccio
Grazie a tutti dalla famiglia HT!