giovedì 16 giugno 2016

Piccoli grandi progressi

Ciao a tutti!
Come vi abbiamo raccontato nel post precedente, il nostro Taz è stato al suo villaggio di origine per acquistare i materiali necessari alla ricostruzione della casa per la madre ed il fratello disabile.
Avevamo proposto differenti soluzioni di costruzione, Maya e la famiglia,  terrorizzati dal terremoto, non vogliono più utilizzare le pietre ed hanno optato per una struttura in lamiera e pannelli di legno per l' isolamento termico. Ecco alcune foto dei lavori in corso:



Emoticon heart










La mamma ed il fratello di Taz



A casa Lilliput i ragazzi stanno bene ma sentono la nostra mancanza. Anche noi dello staff HT non vediamo l'ora di tornare da loro e stiamo lavorando sodo per organizzare il prossimo viaggio a fine luglio. Nel frattempo stanno gestendo l'orto con amore e dedizione. Il monsone è arrivato ed i ragazzi hanno preparato il terreno scavando i canali per lo scolo dell'acqua. La verdura cresce e con essa l'entusiasmo di sapere che un futuro migliore è possibile. Vogliamo ringraziarvi ancora una volta, i nostri sogni diventano realtà grazie al supporto e all'amore delle persone che credono in noi. Namaste!






lunedì 25 aprile 2016

Primo anniversario terremoto 25 Aprile 2015

Oggi, ieri secondo il calendario Nepalese, è il primo anniversario dal potente terremoto che ha devastato parte del Paese. E’ stato un anno duro, affaticato e complicato da tensioni politiche con l’India che sono sfociate in un embargo che ha paralizzato il Paese per 5 mesi. I Nepalesi sono forti, hanno un sorriso ed una risorsa per ogni tragedia ma la situazione, in generale, rimane difficile e delicata.
Nel nostro piccolo tra alti e bassi, cerchiamo di guardare al futuro con nuove prospettive che possano davvero aiutare i nostri ragazzi dell’ostello a crescere come uomini indipendenti e solidi. Parallelamente all’impegno con loro stiamo finanziano la ricostruzione di due casette.



Caricamento materiali per ricostruzione casa Sindhupalchok
Di una ve ne avevamo parlato nel post di novembre . In questi giorni il nostro Taz è 
tornato nel suo villaggio a 3 ore di cammino da Barabishe, distretto di Sindhupalchok, per acquistare i materiali necessari per la costruzione della nuova casetta che ospiterà la madre ed il fratello disabile che si è appena sposato.  Nei prossimi giorni ci manderà foto dei lavori in corso.








La vecchia casa di S.
La seconda struttura, è per S,. un ragazzo di 19 anni del nostro villaggio conosciamo da quando era ragazzino e aveva abbandonato la scuola. Ha una situazione familiare molto difficile, vive da solo nella vecchia casa di famiglia danneggiata dal terremoto e stiamo cercando di dargli una mano, a cominciare da una piccola casetta sicura dove dormire, al riparo dal monsone che arriverà tra un paio di mesi. In questi giorni stanno tagliando il bambù per la costruzione delle pareti. Come per la casa di Taz, vi terremo aggiornati con foto pubblicate sulla nostra pagina Facebook.



Vogliamo chiudere questo post con una delle notizie più belle dell' anno: è venuto lo spurgo a svuotare la fossa biologica! Gli amici che seguono le nostre avventure, sanno che è un traguardo d'oro!Per chi avesse voglia, ecco una testimonianza di ottobre a riguardo dell'annoso problema!                              E così, un passo alla volta, continuiamo il nostro percorso di lavoro e crescita in un Paese sempre più in bilico tra sfacelo e speranza, cercando di apportare il nostro granello sul piatto della bilancia della speranza.                                                 Un grazie di cuore a tutte le persone che ci sono state vicine in questo anno così difficile, siete tantissimi e sarebbe impossibile ringraziarvi tutti. Siete la nostra forza!                   JAI NEPAL!!






domenica 7 febbraio 2016

Cominciamo meglio! translated

Fedeli compagni di viaggio che ci seguite da tempo e nuovi amici da ogni dove, con immensa gioia vi comunichiamo il rientro in Nepal, dopo quasi tre mesi di assenza causa i soliti problemi di visto,  di parte dello staff di Human Traction (Mattia e Vittoria , aka chi sapete, e se non lo sapete qui http://www.humantraction.org/#!about_us/csgz potete  capire perchè i nomi di alcune persone di Ht sono stati cambiati).
 A Novembre abbiamo lasciato un Paese soffocato dalla morsa del blocco con benzina e gas introvabili se non al mercato nero, all’ improponibile prezzo rispettivamente di 5 euro al litro e 80 a bombola. Come ogni mezzo che viaggia dalle zone di confine con l’India verso la Capitale, anche il nostro autobus era stipato con taniche di benzina destinate alla rivendita al mercato nero. Come prima di un incontro a lungo sospirato con la persona amata, durante il tragitto il mio stomaco si contorceva per l’emozione, farfalle e gioia al pensiero di riabbracciare i ragazzi dell’ostello e pensieri cupi come: di quanto sarà crollato il palazzo bianco in Durbar square? Quanto costa la benzina? Si trova il gas? Riusciremo a cominciare i lavori?
Il giornale di sabato con la notizia della riapertura della
frontiera di Birgunj
Oggi domenica 7 febbraio, a una settimana esatta dal mio rientro posso affermare che la situazione sta lentamente migliorando. Le file alle pompe di benzina sono ancora chilometriche ma proprio ieri, dopo 150 giorni di blocco, ha riaperto la frontiera di Birgunj, il punto di passaggio più importante per i rifornimenti dall’ India. Il caldo benvenuto di tutto il villaggio e l’abbraccio con i ragazzi dell’ostello ci hanno fatto sentire a casa, il lungo colloquio con Anjit, il direttore della scuola, compagno di tutte le nostre gioie e dolori a Lilliput, ha confermato che i prezzi dei materiali stanno scendendo e che possiamo pensare di ricominciare a lavorare! L’interminabile ristrutturazione dei bagni è quasi al termine ed il prossimo grande obiettivo del 2016 è la ricostruzione della vecchia area che ospita la cucina dei ragazzi, 2 aule dell’asilo e l’ufficio della scuola, gravemente danneggiati dal terremoto dello scorso Aprile. La scossa di 5.2 di venerdì sera, che ci ha fatto di nuovo tanta paura, è un invito a ricordarci che la terra da queste parti non ha intenzione di smettere di ballare. Allora noi balliamo, ridiamo e lavoriamo con la determinazione di costruire un futuro più solido per i nostri ragazzi, alimentata dalla consapevolezza che è un sogno realizzabile perché non siamo soli, ci siete voi e siete tanti. Il vostro affetto ed il vostro supporto erano, sono e saranno il nostro carburante più importante. Continuate a sostenerci.

Dear old friends and new followers, we are glad to inform you that part of Human Traction staff is back in Nepal after almost three months away due to visa issues. (Mattia and Vittoria aka.. you know, and if you don’t, here http://humantraction.wix.com/htnepal#!ricongiungimento/c1d1k you can find out why some of our names had to be changed). Due to the Indian unofficial blockade and the violent clashes in the South of the State, in November we left a Country crumbling on its own rubbles with petrol and gas cylinder available only at the black market at unbearable prices: 5 euros per liter and 80 euros for a cylinder. As all the vehicles travelling from the border areas to the Capital, our bus was loaded with petrol tanks and bottles to be sold at the black market. While approaching the city my stomach was churning as before a long waited rendezvous with the loved one. Butterfly and joy thinking about the hostel’s boys, frustration and unpleasant questions such as, how much is petrol now? Is it available, what about gas? Will we ever be able to resume our work? Today, Sunday 7 February 2016, a week after my return in Nepal, I feel positive enough to say that things are slowly improving. Queues at the petrol pumps are still freaking long but yesterday came the long awaited news: the Birgunj border, the most important access way for Indian goods is open after 150 days of blockade!
The warm welcome of our village, the family hug with our boys and girls made us feel at home and happy despite the cold and the problems. A long chat with Anjit, the school director, partner of all of our joys and pains, confirmed that the prices of materials are finally decreasing to normal rates while transportation costs will be still higher for a while. Of course the blockade will not be solved in few weeks but we are happy to know that we can go back to life and think ahead.  The never-ending restoring of the toilet is almost done, we only need few bags of cement and some hard sweating to complete it. The new challenge for 2016 is the reconstruction of the area damaged by the last April earthquake. We need a new kitchen for the hostel, 2 kindergarden rooms, a new computer lab, a common area and the school office. Last Friday 5.2 shake frightened and reminded us that Mother Earth here is willing to keep dancing. So we keep dancing, praying, laughing and working to create a sound future for HT boys.  Our dream is strengthened because we know we are not alone. We have you out there and we know that together we can rise and blossom.

Stay tuned, Lilliput is on!!!