
Namastè amici,
Carriola in nepalese si dice trenta chili di ferro, composti in maniera hardcore con saldature a vista e una ruota recuperata chissà dove! Portarci la ghiaia è faticoso tanto quanto è bello vedere i ragazzi che fanno a gara a chi può riportarla indietro vuota, dandosi il cambio lungo un percorso ad ostacoli, tra gradini, buche e pozze di liquami. Sunita, oggi ha trovato lo spazio per divertirsi nel momento in cui i ragazzini hanno giustamente abdicato alla corsa a ostacoli in favore di una bella partita di calcio! Ha preso il controllo del mezzo con un sorriso enorme e l’ha spinto con diligenza e concentrazione. Si è fatta da parte con timidezza in tutti quei passaggi in cui il mio aiuto era imprescindibile, chiedendomi una mano con due occhioni enormi, dal basso all’alto, ma solo per poi imporsi, con composta serietà, di nuovo al comando della carriola. Bellissimo insegnarle a sterzare a destra e a sinistra e vederla felice di riuscirci da sola! Dopo l’ultimo viaggio mi ha accompagnato a recuperare la pala lasciata al cumulo di ghiaia e all’inizio dell’edificio della scuoòa mi ha detto qualcosa che non ho capito, ma il suo ditino parlava chiaro: io passo da dietro, tu da davanti, ci vediamo in fondo! Ho fatto una corsetta e l’ho trovata sul muretto, lo sguardo alla mia direzione, pronta a saltare con uno splendido sorriso non appena avessi girato l’angolo,! Era dispiaciuta che me ne andassi a casa, ma ci siamo detti con serietà che ci saremmo ritrovati domani mattina, pronti a ricominciare il gioco...see you!